La scelta delle corde
Le corde d’acciaio della chitarra hanno una trazione media che si avvicina ai 70 kg: un valore decisamente elevato, se consideriamo che premere il pedale della frizione di un’auto comporta, mediamente, una spinta di circa 8/10 kg.
Questo fa comprendere come la tavola armonica vada progettata in funzione del tipo di corda che si intende usare, nonché del tipo di musica che il chitarrista predilige, perché le scelte fatte in fase di progettazione avranno conseguenze importanti sia sul suono finale che sulla suonabilità dello strumento.
Personalmente prediligo le corde di medio spessore, che consentono di montare una tavola sufficientemente leggera pur ottenendo un suono importante. La maggior parte delle vecchie chitarre americane, per intenderci, era tradizionalmente costruita per suonare con corde di grosso calibro (heavy) allo scopo di sviluppare un grande volume; questo risultato, però, si pagava e si paga tuttora con una maggiore fatica della mano sinistra e con una minore reattività della tavola armonica.
Un giusto compromesso tra suono e volume, a mio parere, si ottiene con corde medie e una tavola armonica fortemente reattiva: fondamentale, però, rimane sempre il tipo di repertorio che il chitarrista vorrà affrontare, perché la chitarra con cui si può fare tutto… non esiste!
Questo deve dunque essere il punto di partenza per la progettazione di una chitarra realmente su misura: stile del chitarrista e repertorio che si andrà ad eseguire.