Diversi suoni per diversi legni
La scelta del legno ha un’importanza fondamentale ai fini dell’efficacia della trasmissione dell’energia e quindi del suono: i legni morbidi o pastosi vanno assolutamente evitati perchè assorbirebbero l’energia che nasce dalla vibrazione delle corde e viene amplificata dalla cassa di risonanza.
Legni diversi perciò significano un suono diverso, perchè non c’è nulla di matematico nel legno, semplicemente un materiale più duro e denso, utilizzato per fondo e fasce, restituisce più energia rispetto ad un legno morbido e cedevole.
Quali sono, dunque i migliori legni con cui costruire il proprio strumento?
Per le tavole armoniche possiamo scegliere tra l’abete alpino, l’abete canadese (sitka), il cedro canadese e il cedro rosso americano. Per fondi e fasce invece utilizzo l’acero europeo, il palissandro indiano o brasiliano, il cocobolo, l’ebano macassar, lo ziricote, il black walnut, il noce bastogne o il mogano.
Chiaramente ogni legno avrà un suono che lo caratterizza, per questo motivo possiamo presumere che una chitarra in acero abbia un suono più leggero rispetto ad una chitarra in palissandro, dal momento che l’acero valorizza le frequenze medie pur avendo meno ricchezza di armoniche del palissandro.